Come dire... da neopapà ci sono un sacco di prime volte:
1. La prima volta che scopri che sarai padre: inaspettato! soprattutto se i medici ti dicono che potreste far fatica e invece, a proposito di prima volta, al primo colpo si fa centro.
2. La prima volta che diventi papà: peccato che magari non arrivi in tempo in ospedale e quando apri le porte della sala parto ti piazzano il fanciullo in mano e tu ti trovi padre senza neanche avere il tempo di pensare...
3. La prima notte del pupo a casa: sei sicuro di passare una notte in bianco; ma la prima la metti in conto, in questo caso le "volte" che contano sono la seconda, la terza e tutte le altre...
4. Il primo bagnetto: no! non il tuo dopo il primo rigurgito del neonato... intendo il primo bagnetto al figliuolo. Qua il problema è preparare l'acqua: mica è facile arrivare ai 37 gradi... prima metti troppa acqua calda e poi non ci sta abbastanza acqua fredda per compensare, allora svuoti un po' la vasca ma poi aggiungi troppa acqua fredda e non ci sta quella calda per tornare ai 37 fatidici e così via... Ma, dopo la prima volta, ci fai l'occhio ed è uno spettacolo!
5. La prima volta che cambi il pannolino (vedi post più in basso); che lo porti ad una serata mondana (vedi sotto la ristopizzeria cinese); che gli dai la pappa (e già ne abbiamo parlato); che sta seduto (o, come ho già detto, che ci prova...).
6. Il primo sorriso: tu non stai più nella pelle (mi ha sorriso!! porca vacca, mi ha sorriso!! al papi!!) poi parli con la nonna e:"ah si, in effetti quando stanno digerendo sembra che sorridano"...e ti smonta. Ma come!?!? riduce un evento a poco più di un rutto?!?!
7. La prima cacca dopo le pappe: ma come è possibile che, ad un intestino amazzonico (nel senso di vergine ^___^) come quello di un bimbo di 5 mesi, che ha preso solo latte fino ad allora, basti un po' di verdura per generare una bomba chimica come quella?? non per la quantità quanto per l'olezzo insostenibile; oh! da lì in avanti è necessaria la maschera anti-gas per il cambio!!
8. La prima volta del bimbo in radio: naturalmente, anche se è un chicchierone, davanti al microfono (ma senza cuffie!) non spiccica un verso... bhe sarà per la prossima volta (vero direttore?).
... e poi la prima volta che condividi le tue prime volte su un blog.
sabato, giugno 10, 2006
martedì, giugno 06, 2006
...ma quale diavolo!?
Non potevo esimermi dallo scrivere un post il giorno 06/06/06 o, se si preferisce, 6/6/6; l'occasione era troppo allettante e poi volevo essere un blogger modello (ho guardato una decina di blog a caso e tutti avevano un post oggi!)
bhe tornando al titolo del post: altro che diavolo, il pupo diventa un angelo al momento di fare la nanna...
Bastano poche e chiare regole di comportamento e il pupo lo metti a nanna e lui si addormenta da solo, dorme almeno 10 ore senza svegliarsi e i genitori sono liberi di godersi la serata.
Oggi niente post spiritosi (ammesso che gli altri lo fossero) ma di servizio:
leggete "Fate la nanna" e, se ne avete bisogno, potrete trovare consigli utili per educare al sonno i bimbi (premetto che in alcune situazioni è un po' drastico).
I commenti sul libro in oggetto si sprecano, anche in internet, ma le sole esperienze dirette che conosco sono positive. Certo la mia opinione è che bisogna interpretare i consigli del sciur Estvill.
Per inciso noi ci ritenevamo molto fortunati già prima, ed era in effetti così, ma c'è differenza tra girare, anche solo 5 minuti, col passeggino per farlo addormentare e semplicemente posarlo nella culla e... puf!
Magari è un caso ma la neomamma sta leggendo il libro da 3 giorni e da subito abbiamo provato a seguirne le indicazioni e i risultati paiono esserci... alla prossima puntata per le controanalisi!
bhe tornando al titolo del post: altro che diavolo, il pupo diventa un angelo al momento di fare la nanna...
Bastano poche e chiare regole di comportamento e il pupo lo metti a nanna e lui si addormenta da solo, dorme almeno 10 ore senza svegliarsi e i genitori sono liberi di godersi la serata.
Oggi niente post spiritosi (ammesso che gli altri lo fossero) ma di servizio:
leggete "Fate la nanna" e, se ne avete bisogno, potrete trovare consigli utili per educare al sonno i bimbi (premetto che in alcune situazioni è un po' drastico).
I commenti sul libro in oggetto si sprecano, anche in internet, ma le sole esperienze dirette che conosco sono positive. Certo la mia opinione è che bisogna interpretare i consigli del sciur Estvill.
Per inciso noi ci ritenevamo molto fortunati già prima, ed era in effetti così, ma c'è differenza tra girare, anche solo 5 minuti, col passeggino per farlo addormentare e semplicemente posarlo nella culla e... puf!
Magari è un caso ma la neomamma sta leggendo il libro da 3 giorni e da subito abbiamo provato a seguirne le indicazioni e i risultati paiono esserci... alla prossima puntata per le controanalisi!
venerdì, giugno 02, 2006
seduto!
A cinque mesi il fanciullo impara a stare seduto senza appoggiare la schiena.
Oddio seduto...
diciamo che se le vertebre sono pefettamente allineate e si reggono in equilibrio senza la necessità che intervengano muscoli a reggere il busto, allora sta su!
Insomma però è una soddisfazione per i genitori che da due mesi ci provano a farlo stare seduto, pensando che il loro figlio è il più precoce di tutti su qualsiasi cosa ("il mio a due mesi mi sorrideva", "il mio a quaranta giorni si riconosceva allo specchio", "il mio ha detto mamma dopo un mese!!").
Ma dopo il primo passo i progressi sono notevoli e veloci, anche perchè il papi, tronfio di orgoglio, non fa altro che portarlo nel centro del lettone (li porprio non ci sono rischi di cadute dolorose) e fargli fare allenamento:
a) quasi subito impara ad appoggiare la manina per evitare di cadere, solo che poi è schiavo di quella posizione e non riesce più a muoversi, il solo modo per uscire dallo scacco è lasciarsi cadere
b) dopo non molto tempo i muscoli addominali e dorsali reggono un poco di più tutto il busto, sentendosi un po' più sicuro, anche se moooolto ciondolante, il bimbo non appoggia più la manina e per questo, quando si stanca, cade;... più o meno succede così:
- cade di lato solo che il braccio gli rimane incastrato sotto il busto e non riesce più a muoversi
- la sola cosa che può fare è girarsi pancia in giù solo che, anche lì, le braccia rimangono lungo i fianchi e non le può usare per tirarsi sul col busto, ma non c'è problema: buon viso a cattiva sorte e il suo pensiero è:"chissenefrega, sai che c'è? io mi ciuccio un po' il copriletto e vadavialcù"
c) ok, ora si regge bene e allora si può fare un passo in più: si piega in avanti a raccogliere i giochini sul letto ma... ops! piccolo problema, una volta piegato completamente in avanti col busto che tocca il materasso... "chi cavolo ce la fa a ritirarsi su?"; e così rimane piegato come una cozza e muove il collo provando a tirare su la tesa, come una tartaruga, per guardarsi in giro! (uno spettacolo!!!).
Ma, alla fine, dopo un mese di duro allenamento e fantastiche conquiste si può dire che la posizione seduta è ormai completamente padroneggiata!!
... il prossimo passo: fare quattro passi, a gattoni naturalmente.
Oddio seduto...
diciamo che se le vertebre sono pefettamente allineate e si reggono in equilibrio senza la necessità che intervengano muscoli a reggere il busto, allora sta su!
Insomma però è una soddisfazione per i genitori che da due mesi ci provano a farlo stare seduto, pensando che il loro figlio è il più precoce di tutti su qualsiasi cosa ("il mio a due mesi mi sorrideva", "il mio a quaranta giorni si riconosceva allo specchio", "il mio ha detto mamma dopo un mese!!").
Ma dopo il primo passo i progressi sono notevoli e veloci, anche perchè il papi, tronfio di orgoglio, non fa altro che portarlo nel centro del lettone (li porprio non ci sono rischi di cadute dolorose) e fargli fare allenamento:
a) quasi subito impara ad appoggiare la manina per evitare di cadere, solo che poi è schiavo di quella posizione e non riesce più a muoversi, il solo modo per uscire dallo scacco è lasciarsi cadere
b) dopo non molto tempo i muscoli addominali e dorsali reggono un poco di più tutto il busto, sentendosi un po' più sicuro, anche se moooolto ciondolante, il bimbo non appoggia più la manina e per questo, quando si stanca, cade;... più o meno succede così:
- cade di lato solo che il braccio gli rimane incastrato sotto il busto e non riesce più a muoversi
- la sola cosa che può fare è girarsi pancia in giù solo che, anche lì, le braccia rimangono lungo i fianchi e non le può usare per tirarsi sul col busto, ma non c'è problema: buon viso a cattiva sorte e il suo pensiero è:"chissenefrega, sai che c'è? io mi ciuccio un po' il copriletto e vadavialcù"
c) ok, ora si regge bene e allora si può fare un passo in più: si piega in avanti a raccogliere i giochini sul letto ma... ops! piccolo problema, una volta piegato completamente in avanti col busto che tocca il materasso... "chi cavolo ce la fa a ritirarsi su?"; e così rimane piegato come una cozza e muove il collo provando a tirare su la tesa, come una tartaruga, per guardarsi in giro! (uno spettacolo!!!).
Ma, alla fine, dopo un mese di duro allenamento e fantastiche conquiste si può dire che la posizione seduta è ormai completamente padroneggiata!!
... il prossimo passo: fare quattro passi, a gattoni naturalmente.
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